5 cose brutte che abbiamo fatto al mare

l mare non sta bene, che si tratti dei grandi oceani o dei bacini più piccoli o “chiusi”, come il Mediterraneo.
È colpa soprattutto della plastica: alla metà dello scorso anno, un’analisi del WWF ricordò che ogni anno negli oceani ne finirebbero circa 8 milioni di tonnellate (quasi 600mila nel solo Mediterraneo).
Peggio ancora: se le cose non cambieranno rapidamente, si calcola un aumento di 300 milioni di tonnellate di questo tipo di rifiuti entro il 2030, con il rischio di avere in acqua più plastiche che pesci entro il 2050.

Sì: è colpa della plastica, ma la plastica è colpa nostra, della specia umana. Così come sono colpa nostra un sacco di altre azioni che hanno avuto un impatto negativo sul mare.

Di seguito, eccone cinque.

È sparito il 90% dei grandi pesci.
Negli ultimi 50-60 anni abbiamo più o meno cancellato il 90% delle grandi specie marine (fonte: Census of Marine Life) a causa di un’attività di pesca intensiva che ha esaurito le risorse, a causa dell’inquinamento e del surriscaldamento delle acque.

Peschiamo dal mare 90 milioni di tonnellate l’anno.
Ogni anno, portiamo via dal mare una massa di pesci grande e pesante più o meno come tutti i cinesi messi insieme, cioè fra le 80 e le 90 milioni di tonnellate, come raccontato da Paul Greenberg nel documentario “The Fish on My Plate”.

Nel 2040 potrebbe sparire il ghiaccio dal mare Artico.
Secondo l’Arctic Monitoring & Assessment Programme, un’organizzazione internazionale nata nel 1991, entro 20 anni le estati nel mare Artico potrebbero essere senza ghiaccio: negli ultimi 50 anni, infatti, il Polo Nord ha visto aumentare la sua temperatura al doppio della velocità rispetto al resto del mondo.

Scarichiamo in mare un camion di spazzatura al minuto.
Secondo una recente statistica del World Economic Forum , negli oceani finisce talmente tanta spazzatura che è come se svuotassimo in acqua il carico di un camion della nettezza urbana al minuto.
Un camion pieno ogni minuto.
E il ritmo sta crescendo: se non cambieranno le cose, la stima è che arriveremo all’equivalente di 2 camion al minuto entro i prossimi 10 anni.
Il motivo è che un terzo dei milioni di tonnellate di imballaggi che produciamo ogni anno finiscono in mare.

Negli oceani, una bomba atomica al secondo.
Secondo un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Pnas, il surriscaldamento globale ha aumentato la temperatura degli oceani come se ci avessimo buttato dentro una bomba atomica ogni secondo. Per gli ultimi 150 anni. Anche qui, la situazione sta peggiorando: con le emissioni inquinanti sulla terraferma che continuano ad aumentare, adesso l’effetto è più che triplicato.

Emanuele Capone

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Bellolampo viveva insieme al suo branco di cani liberi nella discarica di Palermo situata in Via stradale Bellolampo, dalla quale prende il nome.

Non sappiamo esattamente perché, ma il branco è stato catturato e portato nel canile municipale di Palermo, un luogo assolutamente inospitale, inadeguato e spaventoso per tutti i cani, ma soprattutto per i cani nati liberi che non hanno praticamente mai avuto contatti con l’uomo.

La data di nascita viene indicativamente riportata come l’1/12/2015 e l’ingresso nel canile di Palermo è avvenuto il 9/4/2016.
Bellolampo aveva solo 4 mesi quando è stato tolto dal suo territorio nativo e separato dai suoi fratelli per essere chiuso in un box sovraffollato.

Una volontaria del canile di Palermo segnalò a Buoncanile l’urgenza di trovare una sistemazione migliore per lui così riuscirono a farlo arrivare a Genova nell’ ottobre 2016 insieme ad un'altra cagnolina, Papillon.

Furono i primi cani del #buoncanileprogettopalermo.

Bellolampo ha subito manifestato una forte paura nei confronti delle persone e dell’ambiente, arrivando anche a mordere, mentre si è dimostrato da subito capace e desideroso di instaurare forti legami con gli altri cani.

Nel tempo ha imparato a fidarsi dei gestori del canile e piano piano ad aprirsi anche a pochi volontari selezionati.

Essendo un cane molto carino e anche di piccola taglia negli anni ha ricevuto diverse richieste di adozione, ma tutte incompatibili con il suo carattere diffidente e spaventato.

Una curiosità? Bellolampo ama gli equilibrismi! Gli piace saltare sui tavoli, le panche, le sedie, i muretti e proprio non resiste al fascino della carriola!!

Mix pittina dagli occhi magnetici... salvata da pesante maltrattamento. Viveva a Napoli legata alla ringhiera delle scale condominiali ad una corda cortissima.

Lei è un cane eccezionale, nata nel 2013. Entrata in canile nel 2014 si è subito distinta per le sue naturali doti olfattive: con lei abbiamo lavorato tantissimo sulla discriminazione olfattiva, fino a farle seguire delle vere e proprie piste di sangue finalizzate al ritrovamento di persone scomparse (attività fatte solo ai fini ludici).

Non va d’accordo con i suoi simili, per cui cerca una famiglia senza altri animali in casa, una famiglia dinamica , esperta e disposta ad un percorso conoscitivo.

Paco cerca casa! Si trova a Genova!

Paco è stato adottato da cucciolo con la superficialità di chi crede che un cucciolo sia un foglio bianco sul quale scrivere ciò che si vuole, e con la stessa superficialità è stato portato in canile perché dopo due anni era cresciuto con caratteristiche diverse da quelle di un peluche.

Paco è un cane affettuosissimo, curioso e dinamico, viene presentato a tutti i nuovi volontari del canile come uno tra i cani più equilibrati e gestibili anche per chi è alla prima esperienza.

Ama passeggiare a lungo, è già abituato a vivere in casa, viaggia volentieri in auto, è sempre alla ricerca di nuove avventure da fare in compagnia dei suoi amici, è molto bravo in città, non ha paura delle persone, né dei cani. Non ama i cani maschi, è invece molto bravo con le femmine. Non è compatibile con i gatti.

E’ un cane adulto oramai, è nato nel 2014, una taglia media (circa 20 kg), è un cane che sa gestire bene le emozioni, i suoi bisogni e i suoi spazi.

Paco ha bisogno di un'adozione responsabile, che non sottovaluti i segnali di stress che sa comunicare, soprattutto quando vuole riposare in cuccia senza essere disturbato.

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