Punto di non ritorno – Before the Flood

Before the flood (2016) diretto da Fisher Stevens e prodotto dal National Geographic è il primo documentario sulla crisi climatica che ho visto. Ormai sono usciti altri film e serie TV che trattano molto più nel dettaglio la questione, ma secondo me questo rimane tra i migliori per iniziare un percorso ambientalista. Infatti in un’ora e mezza affronta molte delle criticità che oggi conosciamo bene e le spiega in modo semplice, ma efficace.

Questa semplicità è voluta e si ottiene grazie alla scelta narrativa di usare Leonardo DiCaprio come protagonista della storia. Il pubblico segue l’attore mentre impara sempre più informazioni sulla crisi climatica, mentre parla con politicə, scienziatə ed espertə.

Locandina del film Before the Flood
Locandina del film

Il viaggio

DiCaprio intraprende un viaggio di due anni nei luoghi più colpiti dal riscaldamento globale e dallo sfruttamento umano. In quanto messaggero per la pace dell’ONU, viaggia dall’inquinatissima Beijing alle foreste boreali rase al suolo in Canada alle foreste pluviali in Indonesia bruciate per fare spazio alle coltivazioni di olio di palma. Ma soprattutto va personalmente nell’Artico, dove interi ghiacciai antichissimi stanno sparendo in poco tempo, persino più velocemente di quanto gli scienziatə avevano previsto.

Leonardo DiCaprio visita l'Artico in Before the Flood
Leonardo DiCaprio visita l’Artico

Le soluzioni proposte da Before the Flood

L’Accordo di Parigi all’epoca era sicuramente un grande motivo di speranza e, come ci dice il libro Scegliere il futuro, l’ottimismo è una forza molto potente. Tuttavia, a qualche settimana dalla COP26, è sempre più difficile avere fiducia nei nostri governi.

Alla fine del documentario, ci sono alcuni consigli molto basilari e brevi. Ma uno dei punti che mi colpì di più la prima volta che lo vidi è la spiegazione di Gidon Eshel su quante emissioni e danni al territorio causino le mucche. Il consiglio del fisico non era cercare di passare drasticamente a una dieta vegetale, ma di consumare meno o per niente carne di mucca. Basta scegliere il pollo o altre alternative carnivore e già i danni sarebbero molto minori.

In generale l’importante è consumare consapevolmente, cioè compare, mangiare e usare l’energia in modo responsabile. Poi per cambiare davvero le cose bisognerebbe votare per i programmi più sostenibili possibili. Ma ormai ogni partito cerca di mettere la crisi climatica come obiettivo importante e non si capisce mai se sono veramente decisi ad agire.
Naturalmente è stato creato anche un sito per avere più informazioni a riguardo: BeforeTheFlood.com.

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Yoga è stata pescata accidentalmente da un peschereccio a strascico davanti alla costa di Cesenatico. Attualmente sta svolgendo il processo di riabilitazione in vasca presso le strutture di Cestha e nei prossimi giorni svolgerà gli accertamenti veterinari. Ancora non ha iniziato ad alimentarsi, si deve ancora abituare alla sua vasca.

The Black Bag ha deciso di battezzarla con il nome Yoga - dopo averla adottata - per ringraziare David e Gruppo Yoga Solidale Genova per aver contribuito, con una donazione, alla sua adozione.

Bellolampo viveva insieme al suo branco di cani liberi nella discarica di Palermo situata in Via stradale Bellolampo, dalla quale prende il nome.

Non sappiamo esattamente perché, ma il branco è stato catturato e portato nel canile municipale di Palermo, un luogo assolutamente inospitale, inadeguato e spaventoso per tutti i cani, ma soprattutto per i cani nati liberi che non hanno praticamente mai avuto contatti con l’uomo.

La data di nascita viene indicativamente riportata come l’1/12/2015 e l’ingresso nel canile di Palermo è avvenuto il 9/4/2016.
Bellolampo aveva solo 4 mesi quando è stato tolto dal suo territorio nativo e separato dai suoi fratelli per essere chiuso in un box sovraffollato.

Una volontaria del canile di Palermo segnalò a Buoncanile l’urgenza di trovare una sistemazione migliore per lui così riuscirono a farlo arrivare a Genova nell’ ottobre 2016 insieme ad un'altra cagnolina, Papillon.

Furono i primi cani del #buoncanileprogettopalermo.

Bellolampo ha subito manifestato una forte paura nei confronti delle persone e dell’ambiente, arrivando anche a mordere, mentre si è dimostrato da subito capace e desideroso di instaurare forti legami con gli altri cani.

Nel tempo ha imparato a fidarsi dei gestori del canile e piano piano ad aprirsi anche a pochi volontari selezionati.

Essendo un cane molto carino e anche di piccola taglia negli anni ha ricevuto diverse richieste di adozione, ma tutte incompatibili con il suo carattere diffidente e spaventato.

Una curiosità? Bellolampo ama gli equilibrismi! Gli piace saltare sui tavoli, le panche, le sedie, i muretti e proprio non resiste al fascino della carriola!!

Mix pittina dagli occhi magnetici... salvata da pesante maltrattamento. Viveva a Napoli legata alla ringhiera delle scale condominiali ad una corda cortissima.

Lei è un cane eccezionale, nata nel 2013. Entrata in canile nel 2014 si è subito distinta per le sue naturali doti olfattive: con lei abbiamo lavorato tantissimo sulla discriminazione olfattiva, fino a farle seguire delle vere e proprie piste di sangue finalizzate al ritrovamento di persone scomparse (attività fatte solo ai fini ludici).

Non va d’accordo con i suoi simili, per cui cerca una famiglia senza altri animali in casa, una famiglia dinamica , esperta e disposta ad un percorso conoscitivo.

Paco cerca casa! Si trova a Genova!

Paco è stato adottato da cucciolo con la superficialità di chi crede che un cucciolo sia un foglio bianco sul quale scrivere ciò che si vuole, e con la stessa superficialità è stato portato in canile perché dopo due anni era cresciuto con caratteristiche diverse da quelle di un peluche.

Paco è un cane affettuosissimo, curioso e dinamico, viene presentato a tutti i nuovi volontari del canile come uno tra i cani più equilibrati e gestibili anche per chi è alla prima esperienza.

Ama passeggiare a lungo, è già abituato a vivere in casa, viaggia volentieri in auto, è sempre alla ricerca di nuove avventure da fare in compagnia dei suoi amici, è molto bravo in città, non ha paura delle persone, né dei cani. Non ama i cani maschi, è invece molto bravo con le femmine. Non è compatibile con i gatti.

E’ un cane adulto oramai, è nato nel 2014, una taglia media (circa 20 kg), è un cane che sa gestire bene le emozioni, i suoi bisogni e i suoi spazi.

Paco ha bisogno di un'adozione responsabile, che non sottovaluti i segnali di stress che sa comunicare, soprattutto quando vuole riposare in cuccia senza essere disturbato.