Clima. Come evitare il disastro climatico

Il nuovo libro di Bill Gates

Tra il 15 e il 16 febbraio verrà pubblicato in contemporanea mondiale How to avoid a climate disaster di Bill Gates. In Italia uscirà col titolo Clima. Come evitare il disastro climatico (La nave di Teseo, 2021), tradotto da Andrea Silvestri.È già primo nella classifica dei bestseller ambientali di IBS e può essere pre-ordinato quasi ovunque.

Copertina di "Clima. Come evitare un disastro." Libro di Bill Gates.
Copertina del nuovo libro di Bill Gates.

Ciò che lo rende uno dei libri più attesi dell’anno è sicuramente la notorietà dell’autore, ma il contenuto propositivo e ottimista non è da sottovalutare. Come racconta Gates stesso nel suo blog, il libro è il prodotto di un decennio di indagini scientifiche, al fianco di esperti del settore, alla ricerca delle innovazioni tecnologiche necessarie a combattere la crisi climatica. È una serie di soluzioni pratiche e comprensibili per aiutare i singoli individui, gli stati e le aziende a raggiungere gli obiettivi che sono già stati stabiliti per contrastare questo problema globale.

Bill Gates non ha certo bisogno di presentazioni, ma in attesa del suo nuovo libro sul clima ho voluto approfondire il suo legame con questo tema, tramite il podcast che conduce con Rashida Jones.


Il quarto episodio del podcast è intitolato “È troppo tardi per fermare il cambiamento climatico?”, con ospite Elizabeth Kolbert, l’autrice di La sesta estinzione (BEAT, 2016). In questa puntata, Gates dichiara di essere ottimista, di credere che ci sia ancora una speranza per il futuro del nostro pianeta, se si prendono già da oggi le giuste decisioni. Spiega che durante la crisi finanziaria del 2008 la preoccupazione per la situazione climatica calò visibilmente, mentre durante la pandemia l’interesse verso l’ambientalismo è rimasto acceso. Gates ha scritto il libro per dare un piano realistico e comprensibile proprio a quelle persone che vogliono ancora salvare il pianeta.
Alla fine del podcast, Rashida elenca queste nove azioni, tra le più disparate, e chiede a Bill se possono ridurre o rallentare la crisi climatica:

  1. Diventare vegetariani o mangiare meno carne? Sì, la richiesta di prodotti di carne sintetica (come Beyond Meat o Impossible Foods) aiuterà a diminuire le emissioni.
  2. Pagare per compensare le proprie emissioni di carbonio? Fantastico, speriamo che le persone lo facciano sempre di più.
  3. Comprare un’isola privata per scappare? No, i voli per raggiungere l’isola produrrebbero molte emissioni.
  4. Comprare le cannucce di carta? Non molto, il problema della plastica sarebbe tutto un altro discorso.
  5. Riciclare? Alcune volte aiuta molto. Ad esempio, riciclare l’alluminio comporta una notevole riduzione di spreco di energia. Anche la carta e la plastica a volte riescono a essere riutilizzate, ma dipende dalla loro condizione.
  6. Mangiare prodotti organici? No. Questa è una risposta impopolare, ma i prodotti organici richiedono l’impiego di molto terreno e di tecniche di coltivazione non necessariamente sostenibili.
  7. Volare meno spesso? Decisamente sì. Speriamo di poter utilizzare al più presto il “green fuel” (carburante sostenibile), ma per il momento non è possibile. Molto compagnie aeree, però, danno l’opportunità di pagare un po’ di più il proprio biglietto per compensare le emissioni.
  8. Spengere le luci e il riscaldamento quando si lascia una stanza o la casa? Sì, il pianeta ne trae un beneficio modesto, ma è senz’altro una buona abitudine.
  9. Qual è la cosa più importante che si può fare per ridurre o rallentare la crisi climatica? Votare. Chiedere ai governi di assumere i migliori scienziati del proprio paese per combattere questa crisi. Gli individui possono fare tanto, ma senza dei provvedimenti governativi non ci sarà il progresso necessario.

Alcune risposte sono, come ammette lui stesso, un po’ controverse o inaspettate. Non vedo l’ora di poter leggere Clima per approfondire questi aspetti e per scoprire a quale innovazioni si affida uno dei più importanti tecnologi del nostro secolo. Sicuramente è rassicurante che sia così speranzoso.

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Yoga è stata pescata accidentalmente da un peschereccio a strascico davanti alla costa di Cesenatico. Attualmente sta svolgendo il processo di riabilitazione in vasca presso le strutture di Cestha e nei prossimi giorni svolgerà gli accertamenti veterinari. Ancora non ha iniziato ad alimentarsi, si deve ancora abituare alla sua vasca.

The Black Bag ha deciso di battezzarla con il nome Yoga - dopo averla adottata - per ringraziare David e Gruppo Yoga Solidale Genova per aver contribuito, con una donazione, alla sua adozione.

Bellolampo viveva insieme al suo branco di cani liberi nella discarica di Palermo situata in Via stradale Bellolampo, dalla quale prende il nome.

Non sappiamo esattamente perché, ma il branco è stato catturato e portato nel canile municipale di Palermo, un luogo assolutamente inospitale, inadeguato e spaventoso per tutti i cani, ma soprattutto per i cani nati liberi che non hanno praticamente mai avuto contatti con l’uomo.

La data di nascita viene indicativamente riportata come l’1/12/2015 e l’ingresso nel canile di Palermo è avvenuto il 9/4/2016.
Bellolampo aveva solo 4 mesi quando è stato tolto dal suo territorio nativo e separato dai suoi fratelli per essere chiuso in un box sovraffollato.

Una volontaria del canile di Palermo segnalò a Buoncanile l’urgenza di trovare una sistemazione migliore per lui così riuscirono a farlo arrivare a Genova nell’ ottobre 2016 insieme ad un'altra cagnolina, Papillon.

Furono i primi cani del #buoncanileprogettopalermo.

Bellolampo ha subito manifestato una forte paura nei confronti delle persone e dell’ambiente, arrivando anche a mordere, mentre si è dimostrato da subito capace e desideroso di instaurare forti legami con gli altri cani.

Nel tempo ha imparato a fidarsi dei gestori del canile e piano piano ad aprirsi anche a pochi volontari selezionati.

Essendo un cane molto carino e anche di piccola taglia negli anni ha ricevuto diverse richieste di adozione, ma tutte incompatibili con il suo carattere diffidente e spaventato.

Una curiosità? Bellolampo ama gli equilibrismi! Gli piace saltare sui tavoli, le panche, le sedie, i muretti e proprio non resiste al fascino della carriola!!

Mix pittina dagli occhi magnetici... salvata da pesante maltrattamento. Viveva a Napoli legata alla ringhiera delle scale condominiali ad una corda cortissima.

Lei è un cane eccezionale, nata nel 2013. Entrata in canile nel 2014 si è subito distinta per le sue naturali doti olfattive: con lei abbiamo lavorato tantissimo sulla discriminazione olfattiva, fino a farle seguire delle vere e proprie piste di sangue finalizzate al ritrovamento di persone scomparse (attività fatte solo ai fini ludici).

Non va d’accordo con i suoi simili, per cui cerca una famiglia senza altri animali in casa, una famiglia dinamica , esperta e disposta ad un percorso conoscitivo.

Paco cerca casa! Si trova a Genova!

Paco è stato adottato da cucciolo con la superficialità di chi crede che un cucciolo sia un foglio bianco sul quale scrivere ciò che si vuole, e con la stessa superficialità è stato portato in canile perché dopo due anni era cresciuto con caratteristiche diverse da quelle di un peluche.

Paco è un cane affettuosissimo, curioso e dinamico, viene presentato a tutti i nuovi volontari del canile come uno tra i cani più equilibrati e gestibili anche per chi è alla prima esperienza.

Ama passeggiare a lungo, è già abituato a vivere in casa, viaggia volentieri in auto, è sempre alla ricerca di nuove avventure da fare in compagnia dei suoi amici, è molto bravo in città, non ha paura delle persone, né dei cani. Non ama i cani maschi, è invece molto bravo con le femmine. Non è compatibile con i gatti.

E’ un cane adulto oramai, è nato nel 2014, una taglia media (circa 20 kg), è un cane che sa gestire bene le emozioni, i suoi bisogni e i suoi spazi.

Paco ha bisogno di un'adozione responsabile, che non sottovaluti i segnali di stress che sa comunicare, soprattutto quando vuole riposare in cuccia senza essere disturbato.