Corporate Social Responsibility

Corporate Responsibility è un termine che si riferisce a una serie di azioni di carattere etico e morale volte all’affermazione di una dimensione dell’accountability (Responsabilità di Leonardo Morlino, 2004) all’interno del paradigma delle imprese. 

Questa responsabilità si può tradurre con una dimensione di accortezza nei confronti di coloro che, soprattutto dopo la rivoluzione industriale, si sono trovati investiti e partecipi di cambiamenti colossali, quali i clienti, gli azionisti, gli impiegati e, in modo particolare, le comunità. 

La domanda che ci poniamo è: sarebbe sufficiente, sia per l’impresa che per la comunità nella quale essa è inserita, che come conseguenza al fenomeno della globalizzazione e delle imprese offshore comprende ormai il pianeta intero, curarsi esclusivamente dei propri profitti economici? Ovviamente no. 

La fine delle ideologie e la maggiore attenzione che l’epoca postmoderna riserva alle tematiche socio-ambientali fa emergere il concetto di C.S.R (Corporate Social Responsibility). Essa si basa sull’assunzione che il ruolo di un’impresa non si fermi più alla mera produzione industriale. Al contrario essa deve assumere un ruolo di garante di un tipo di sicurezza e sostenibilità a livello ambientale e sociale.

Cos’è la Corporate Social Responsibility?

Parlando di comunità andiamo a illustrare la nozione di Corporate Social Responsibility, cioè la responsabilità di carattere sociale delle imprese. 

Nel 2001 la Comunità Europea definisce il termine come “l’integrazione su basa volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali ed ambientali nella loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”

Il concetto nasce negli anni ‘50, grazie a Corporate Responsibility of Businessmen, un saggio dell’economista statunitense Howard Bowen. 

Bowen illustra alcune responsabilità che l’azienda avrebbe dovuto attuare nei confronti dei cittadini nel contesto appartenente al 1953, anno di pubblicazione del libro. 

Bowen ricevette numerose critiche, prima delle quali da parte del teorico del neo-liberalismo economico Milton Friedman. 

Nonostante le critiche ricevute, il concetto prende piede, supportato da moltissimi economisti e teorici politici, fino ad arrivare agli anni ‘80 quando, Archie B. Carroll, un professore all’Università della Georgia, che sostiene animatamente che il business di un’azienda debba risultare sì economicamente profittevole, ma anche di supporto per la società, tramite l’implementazione di politiche rispettose delle tematiche del bene comune, presenta la sua piramide della C.S.R.

La piramide della Corporate Social Responsibility
La piramide della Corporate Social Responsibility

Perchè ne abbiamo bisogno? 

In materia di tutela dell’ambiente, la Corporate Social Responsibility si prefigge di attenersi ad alcuni principi chiave: 

  • Riciclaggio 
  • Management dei rifiuti
  • Controllo delle emissioni 
  • Monitoraggio dell’uso di acqua e luce 
  • Uffici eco-friendly 
  • Ottimizzare il ciclo di vita dei prodotti offerti 
  • Acquisti di carattere local 
  • Aumentare le collaborazioni con fornitori e distributori attenti all’ambiente 

Vantaggi per la comunità 

La Corporate Social Responsibility ha come scopo primario quello di contribuire al benestare dell’ambiente e della società nel suo insieme. 

Oltre ad una riduzione dei prezzi, dovuta all’utilizzo di materiali usati, essa provocherebbe un progressivo aumentare della mutua fiducia tra consumatore e fornitore, che andrebbe ad incrementare la coesione sociale all’interno di un dato territorio. 

Le attività volte alla tutela dell’ambiente da parte di grandi aziende del territorio potrebbe a suo volta responsabilizzare i clienti a fare lo stesso. 

Il successo di un’azienda vorrebbe dire favorire la sua espansione e ridurre quindi il tasso di disoccupazione, dando lavoro alle comunità della zona. 

I benefici dal punto di vista della sanità e dell’educazione in materia ambientale sarebbero innumerevoli. 

La protezione dell’ambiente circostante, standard di vita più alti, attivismo a livello sociale, un senso diffuso di sicurezza e l’apertura di nuove opportunità lavorative sono solo alcuni esempi di come una comunità possa trarre vantaggio dall’implementazione di policies C.S.R.

Vantaggi per l’impresa 

Una volta che un business procede all’implementazione di politiche volte al rispetto ed alla tutela dell’ambiente lo stesso si troverà in una condizione caratterizzata da una serie di benefici. 

L’utilizzo di materiali riciclabili ed un’efficiente gestione dei rifiuti permetterà di risparmiare su molti costi. 

L’impresa beneficerà inoltre dell’apertura verso nuovi mercati, in quanto la maggior parte dei finanziamenti governativi o Europei richiedono nei bandi degli standards minimi a livello ambientale. 

Una maggiore attenzione all’ambiente gioverà inoltre alla reputazione della quale l’azienda godrà con i clienti, sempre più coinvolti dalla lotta al cambiamento climatico.

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Bellolampo viveva insieme al suo branco di cani liberi nella discarica di Palermo situata in Via stradale Bellolampo, dalla quale prende il nome.

Non sappiamo esattamente perché, ma il branco è stato catturato e portato nel canile municipale di Palermo, un luogo assolutamente inospitale, inadeguato e spaventoso per tutti i cani, ma soprattutto per i cani nati liberi che non hanno praticamente mai avuto contatti con l’uomo.

La data di nascita viene indicativamente riportata come l’1/12/2015 e l’ingresso nel canile di Palermo è avvenuto il 9/4/2016.
Bellolampo aveva solo 4 mesi quando è stato tolto dal suo territorio nativo e separato dai suoi fratelli per essere chiuso in un box sovraffollato.

Una volontaria del canile di Palermo segnalò a Buoncanile l’urgenza di trovare una sistemazione migliore per lui così riuscirono a farlo arrivare a Genova nell’ ottobre 2016 insieme ad un'altra cagnolina, Papillon.

Furono i primi cani del #buoncanileprogettopalermo.

Bellolampo ha subito manifestato una forte paura nei confronti delle persone e dell’ambiente, arrivando anche a mordere, mentre si è dimostrato da subito capace e desideroso di instaurare forti legami con gli altri cani.

Nel tempo ha imparato a fidarsi dei gestori del canile e piano piano ad aprirsi anche a pochi volontari selezionati.

Essendo un cane molto carino e anche di piccola taglia negli anni ha ricevuto diverse richieste di adozione, ma tutte incompatibili con il suo carattere diffidente e spaventato.

Una curiosità? Bellolampo ama gli equilibrismi! Gli piace saltare sui tavoli, le panche, le sedie, i muretti e proprio non resiste al fascino della carriola!!

Mix pittina dagli occhi magnetici... salvata da pesante maltrattamento. Viveva a Napoli legata alla ringhiera delle scale condominiali ad una corda cortissima.

Lei è un cane eccezionale, nata nel 2013. Entrata in canile nel 2014 si è subito distinta per le sue naturali doti olfattive: con lei abbiamo lavorato tantissimo sulla discriminazione olfattiva, fino a farle seguire delle vere e proprie piste di sangue finalizzate al ritrovamento di persone scomparse (attività fatte solo ai fini ludici).

Non va d’accordo con i suoi simili, per cui cerca una famiglia senza altri animali in casa, una famiglia dinamica , esperta e disposta ad un percorso conoscitivo.

Paco cerca casa! Si trova a Genova!

Paco è stato adottato da cucciolo con la superficialità di chi crede che un cucciolo sia un foglio bianco sul quale scrivere ciò che si vuole, e con la stessa superficialità è stato portato in canile perché dopo due anni era cresciuto con caratteristiche diverse da quelle di un peluche.

Paco è un cane affettuosissimo, curioso e dinamico, viene presentato a tutti i nuovi volontari del canile come uno tra i cani più equilibrati e gestibili anche per chi è alla prima esperienza.

Ama passeggiare a lungo, è già abituato a vivere in casa, viaggia volentieri in auto, è sempre alla ricerca di nuove avventure da fare in compagnia dei suoi amici, è molto bravo in città, non ha paura delle persone, né dei cani. Non ama i cani maschi, è invece molto bravo con le femmine. Non è compatibile con i gatti.

E’ un cane adulto oramai, è nato nel 2014, una taglia media (circa 20 kg), è un cane che sa gestire bene le emozioni, i suoi bisogni e i suoi spazi.

Paco ha bisogno di un'adozione responsabile, che non sottovaluti i segnali di stress che sa comunicare, soprattutto quando vuole riposare in cuccia senza essere disturbato.

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