GREEN IDEAS: I nuovi classici della Penguin

I primi 20 libri della serie

Mentre il vostro Dodo era in vacanza, uno degli uccelli più famosi dell’editoria mondiale pianificava l’uscita di una nuova serie di libri. Infatti il 26 agosto la Penguin Classics ha creato Green Ideas, per raccogliere 75 anni di letteratura ecologica in venti brevi saggi – per ora interamente in inglese purtroppo. Il tema centrale è ovviamente quello della crisi climatica, ma come sappiamo questo è un argomento che si può trattare da tantissimi punti di vista.

Infatti si passa dalla vincitrice del Nobel per la pace, Wangari Maathai, che parla dell’importanza degli alberi e del perché gli esseri umani continuino ad abbatterli, alla visione filosofica e sociale di Amitav Ghosh, che spiega la nostra difficoltà di comprendere la vastità dell’attuale distruzione ambientale, fino alla richiesta disperata di George Monbiot per un’azione collettiva contro la crisi climatica. Ci spostiamo dalla guida dettagliata della botanica Robin Wall Kimmerer, per ottenere un rapporto più genuino con la terra, al racconto metaforico di Jared Diamond, che attraverso la storia dello sfruttamento ecologico dell’Isola di Pasqua crea un parallelismo con la situazione di oggi. Inoltre, compaiono tre degli autori che abbiamo già trattato nella nostra sezione “Grandi Classici”. C’è un estratto da La fine della natura di Bill McKibben, l’accusa contro i pesticidi di Rachel Carson e infine Naomi Klein ci spiega come il capitalismo stia peggiorando la crisi climatica.

Com’è nata Green Ideas?

Come raccontano al Guardian, l’editor Chloe Currens aveva già capito l’importanza della letteratura ecologica dopo aver pubblicato un libro di Greta Thunberg, ma fu la direttrice pubblicitaria a concepire per prima una serie totalmente incentrata su di essa.

Rosie Glaisher infatti sapeva che in questo periodo storico c’è una grande richiesta di libri sull’argomento. Per questo secondo lei era necessario racchiudere i grandi classici dell’ultimo secolo in un’unica serie.

In effetti libri come quello di Bill Gates o del filone cli-fi vendono molto, perché giustamente le persone sono preoccupate per il loro futuro.

Di sicuro Green Ideas diventerà un punto di partenza per chi vuole conoscere gli autori principali della letteratura ecologica. Inoltre la Penguin ha dichiarato che c’è già il desiderio di ampliare questa raccolta, creando quindi una vera e propria nuova categoria letteraria.

5 libri da non perdere

  • Il primo libro di Green Ideas che consiglio è ovviamente quello di Naomi Klein, perché come sapete la adoro. Hot Money dimostra come un sistema capitalistico incontrollato sia la causa della crisi climatica. Ancora una volta Klein ci spiega in modo chiaro che per salvarci dobbiamo cambiare la nostra mentalità.
  • Un libro che non può mancare nelle librerie degli attivisti per il clima è la raccolta dei discorsi di Greta Thunberg. No One is Too Small to Make a Difference, di cui esiste già una versione italiana della Mondadori, è un libro tanto piccolo quanto potente: sfogliarlo e rileggere alcuni dei testi dell’attivista svedese ci ricorda quanto sia importante lottare. Un discorso come il famoso “How dare you” ci fa rivivere quella frustrazione da cui è necessario partire per trovare delle soluzioni costruttive a questa crisi.
  • Ho sempre voluto leggere i libri di Michael Pollan, famoso specialmente per Il dilemma dell’onnivoro, perché so che ha una visione interessante sul vegetarianismo. E Food Rules parla proprio della dieta occidentale e delle soluzioni, anche non troppo drastiche, che dovremmo adottare per migliorare l’impatto ambientale della nostra alimentazione. L’ho anche recensito in questo articolo.
  • Abbiamo già dedicato un intero articolo all’importanza di Rachel Carson per il risorgimento del movimento ambientalista negli anni Settanta. Quindi non posso far altro che consigliare Man’s War Against Nature che è un ottimo modo per conoscere questa grande scrittrice e scoprire la sua avanguardistica lotta ai pesticidi.
  • Concludiamo con Bill McKibben, un’altra pietra miliare del movimento ambientalista. An Idea Can Go Extinct è un estratto del suo libro più famoso, che è stato il primo a spiegare scientificamente il cambiamento climatico.

Eventi per lanciare Green Ideas

Per promuovere l’uscita di questa nuova serie di classici, la Penguin ha creato un evento, che si terrà online il 12 ottobre. L’ospite principale sarà Bill McKibben e l’intervista verrà moderata da Alice Aedy, attivista, documentarista e cofondatrice di Earthrise. Parleranno principalmente della giustizia climatica e sociale e saranno accompagnati anche da altri ambientalisti che verranno svelati nei prossimi giorni.
Per avere più informazioni e prenotarsi (è gratis), clicca qui.

Inoltre sui canali social di Earthrise (principalmente Instagram) ci saranno altre due dirette per parlare di alcuni libri della serie.

  • Il 9 settembre Michael Pollan racconterà il suo Food Rules;
  • Il 30 settembre Robin Wall Kimmerer parlerà di The Democracy of Species.

Tutte queste interviste saranno in inglese.

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Yoga è stata pescata accidentalmente da un peschereccio a strascico davanti alla costa di Cesenatico. Attualmente sta svolgendo il processo di riabilitazione in vasca presso le strutture di Cestha e nei prossimi giorni svolgerà gli accertamenti veterinari. Ancora non ha iniziato ad alimentarsi, si deve ancora abituare alla sua vasca.

The Black Bag ha deciso di battezzarla con il nome Yoga - dopo averla adottata - per ringraziare David e Gruppo Yoga Solidale Genova per aver contribuito, con una donazione, alla sua adozione.

Bellolampo viveva insieme al suo branco di cani liberi nella discarica di Palermo situata in Via stradale Bellolampo, dalla quale prende il nome.

Non sappiamo esattamente perché, ma il branco è stato catturato e portato nel canile municipale di Palermo, un luogo assolutamente inospitale, inadeguato e spaventoso per tutti i cani, ma soprattutto per i cani nati liberi che non hanno praticamente mai avuto contatti con l’uomo.

La data di nascita viene indicativamente riportata come l’1/12/2015 e l’ingresso nel canile di Palermo è avvenuto il 9/4/2016.
Bellolampo aveva solo 4 mesi quando è stato tolto dal suo territorio nativo e separato dai suoi fratelli per essere chiuso in un box sovraffollato.

Una volontaria del canile di Palermo segnalò a Buoncanile l’urgenza di trovare una sistemazione migliore per lui così riuscirono a farlo arrivare a Genova nell’ ottobre 2016 insieme ad un'altra cagnolina, Papillon.

Furono i primi cani del #buoncanileprogettopalermo.

Bellolampo ha subito manifestato una forte paura nei confronti delle persone e dell’ambiente, arrivando anche a mordere, mentre si è dimostrato da subito capace e desideroso di instaurare forti legami con gli altri cani.

Nel tempo ha imparato a fidarsi dei gestori del canile e piano piano ad aprirsi anche a pochi volontari selezionati.

Essendo un cane molto carino e anche di piccola taglia negli anni ha ricevuto diverse richieste di adozione, ma tutte incompatibili con il suo carattere diffidente e spaventato.

Una curiosità? Bellolampo ama gli equilibrismi! Gli piace saltare sui tavoli, le panche, le sedie, i muretti e proprio non resiste al fascino della carriola!!

Mix pittina dagli occhi magnetici... salvata da pesante maltrattamento. Viveva a Napoli legata alla ringhiera delle scale condominiali ad una corda cortissima.

Lei è un cane eccezionale, nata nel 2013. Entrata in canile nel 2014 si è subito distinta per le sue naturali doti olfattive: con lei abbiamo lavorato tantissimo sulla discriminazione olfattiva, fino a farle seguire delle vere e proprie piste di sangue finalizzate al ritrovamento di persone scomparse (attività fatte solo ai fini ludici).

Non va d’accordo con i suoi simili, per cui cerca una famiglia senza altri animali in casa, una famiglia dinamica , esperta e disposta ad un percorso conoscitivo.

Paco cerca casa! Si trova a Genova!

Paco è stato adottato da cucciolo con la superficialità di chi crede che un cucciolo sia un foglio bianco sul quale scrivere ciò che si vuole, e con la stessa superficialità è stato portato in canile perché dopo due anni era cresciuto con caratteristiche diverse da quelle di un peluche.

Paco è un cane affettuosissimo, curioso e dinamico, viene presentato a tutti i nuovi volontari del canile come uno tra i cani più equilibrati e gestibili anche per chi è alla prima esperienza.

Ama passeggiare a lungo, è già abituato a vivere in casa, viaggia volentieri in auto, è sempre alla ricerca di nuove avventure da fare in compagnia dei suoi amici, è molto bravo in città, non ha paura delle persone, né dei cani. Non ama i cani maschi, è invece molto bravo con le femmine. Non è compatibile con i gatti.

E’ un cane adulto oramai, è nato nel 2014, una taglia media (circa 20 kg), è un cane che sa gestire bene le emozioni, i suoi bisogni e i suoi spazi.

Paco ha bisogno di un'adozione responsabile, che non sottovaluti i segnali di stress che sa comunicare, soprattutto quando vuole riposare in cuccia senza essere disturbato.