Probabilmente nella vita ti sarà capitato di dover buttare un elettrodomestico o un dispositivo elettronico.
Questi rifiuti, devi sapere, appartengono ad una categoria speciale, ovvero quella dei RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).
Analizziamone brevemente le caratteristiche e capiamo come gestire correttamente questa delicata categoria di rifiuto.
Cos’è un RAEE?
È molto semplice riconoscere un rifiuto RAEE.
È infatti sufficiente rispondersi positivamente alla domanda: “Questo oggetto, per funzionare, ha bisogno di una presa elettrica o di una batteria?“.
Un rifiuto RAEE diventa tale tipicamente quando smette di funzionare o, purtroppo, quando viene sostituito da un apparecchio più nuovo (è “curioso” anche il caso dell’obsolescenza programmata, di cui abbiamo parlato nell’articolo sui LED).
Inoltre l’esigenza di istituire questa particolare categoria di rifiuti deriva dalla presenza di sostanze tossiche contenute all’interno degli apparecchi elettronici (e nelle batterie) e dalla loro “non-biodegradabilità”.
Rifiuti RAEE tipici
Abbiamo detto che riconoscere un rifiuto RAEE è semplice, ma riportiamo di seguito un piccolo elenco di quelli più tipici.
- Piccoli e grandi elettrodomestici (frigoriferi, congelatori, lavastoviglie, lavatrici, frullatori elettrici, macchinetta del caffè, …)
- Computer (desktop e portatili) e relativi accessori (tastiera, mouse, …)
- Monitor e televisori di ogni tipo (LCD, tubo catodico, LED, …)
- Stampanti multifunzione, fax e scanner
- Schede elettroniche (di ogni tipo e dimensione)
- Telefoni, tablet e smartphone (compresi i vari accessori)
- Lampade, fari e tendenzialmente ogni sistema di illuminazione
- Climatizzatori e dispositivi per l’aria condizionata
- Pannelli solari fotovoltaici
Classificazione rifiuti RAEE
I rifiuti RAEE presentano una propria classificazione e una suddivisione in gruppi.
Diamoci un’occhiata al volo!
R1 – Apparecchiature per lo scambio di temperatura con fluidi
Rientrano all’interno di questo gruppo frigoriferi, congelatori e condizionatori, ad esempio.
R2 – Grandi apparecchiature
Forni, microonde, cucine, lavatrici e lavastoviglie sono alcuni degli elettrodomestici che costituiscono il gruppo R2.
R3 – TV e Monitor
Il nome del gruppo ci suggerisce i rifiuti che ne fanno parte: monitor e schermi di qualsiasi tipo e genere.
R4 – IT e Consumer electronics, apparecchi di illuminazione, PED e altro
All’interno di questo gruppo troviamo diversi tipi di rifiuti: gli apparecchi di illuminazione, i PED (Piccoli Elettrodomestici) , fotocopiatrici, stampanti, pannelli fotovoltaici e molto altro.
Un elenco completo degli oggetti appartenenti a questo gruppo è consultabile sul sito del Centro di Coordinamento RAEE.
R5 – Sorgenti luminose
Tubi fluorescenti, lampade a LED, lampadine, lampade e risparmio o a vapori di mercurio sono alcune delle sorgenti luminose che danno vita al gruppo R5.

Dove butto un rifiuto RAEE?
A livello europeo è stato deciso che i rifiuti elettrici ed elettronici non possono essere gettati nei cassonetti assieme ai rifiuti “tradizionali”, ma debbano invece essere gestiti e smaltiti separatamente.
Vediamo in dettaglio come smaltire un rifiuto RAEE a seconda della situazione.
I piccoli rifiuti elettrici e elettronici come ad esempio telefoni e smartphones, in base al decreto “1 contro 0“, possono essere ritirati gratuitamente in tutti i negozi (aventi una superficie superiore ai 400m2).
Invece rifiuti RAEE prodotti all’interno della propria abitazione possono essere portati presso apposite isole ecologiche autorizzate.
Infine rifiuti elettrici ed elettronici prodotti in ufficio richiedono l’intervento di una ditta autorizzata allo smaltimento.
Non tutti però sanno che, in fase di acquisto di un prodotto RAEE, è possibile consegnare quello vecchio gratuitamente (“uno contro uno”). Sarà onere del distributore occuparsi dello smaltimento.
Perché smaltire correttamente i RAEE?
- Per ridurre le emissioni di CO2 e dei gas serra
- Per eliminare in modo sicuro le varie sostanze contenute all’interno dei dispositivi elettrici ed elettronici
- Per risparmiare energia: l’estrazione di nuove materie prima richiede infatti più energia di quella necessaria alle operazioni di riciclo
- Per combattere il traffico illecito di apparecchi elettronici esportati verso i paesi in via di sviluppo
- Per recuperare materie prime dai rifiuti, spesso riutilizzabili
Conclusioni
La corretta gestione dei rifiuti RAEE è un argomento di cruciale importanza nell’ottica di voler salvaguardare l’ambiente.
Noi stessi, quando effettuiamo operazioni di cleanup in spiaggia nel genovese ci affidiamo ad Amiu Genova per lo smaltimento di questo particolare tipo di rifiuto.
Qui a The Black Bag cercheremo di arricchire questa guida e informare correttamente la nostra community su come gestire e smaltire correttamente i rifiuti elettrici ed elettronici.
Nel frattempo tu fai la tua parte!