È iniziato dicembre, il mese di Natale, ma anche dello shopping compulsivo. Non credo sia necessariamente una “festa capitalista”: è una festività come le altre, che può essere più o meno importante a seconda della propria cultura. Tuttavia molte aziende sfruttano la convenzione dei regali di Natale per vendere i propri prodotti. Credo quindi che sia giusto riflettere sulle abitudini che abbiamo acquisito crescendo in una società capitalista e lavorare attivamente per cambiarle.
Innanzitutto, la carta plastificata e colorata che si usa per fare i pacchi non è riciclabile e va nell’indifferenziata! In alternativa consiglio di recuperare vecchi giornali o fogli colorati, magari decorandoli a mano e aggiungendo dello spago per fare il fiocchetto.

Regali immateriali
Naturalmente l’opzione più sostenibile è non fare regali materiali – questo riesce meglio se si conosce bene la persona che li riceverà. Consiglio di accompagnare soprattutto questo tipo di regalo con un biglietto d’auguri fatto a mano, o anche con una lettera personale, che spieghi la vostra scelta.
• Un abbonamento a qualcosa che lə appassiona, come servizi di musica o film on demand.
• Un voucher per viaggiare nella propria regione o persino un tour della propria città, così da riscoprire il proprio territorio e spostarsi in modo sostenibile.
• Un albero virtuale per contrastare la deforestazione, in particolare posso consigliare Treedom, perché lo uso da un anno e funziona benissimo.
• Una donazione a organizzazioni che potrebbe voler sostenere, che siano internazionali come Greenpeace o locali come la nostra.
Regali fatti a mano
Donare qualcosa di materiale è comunque un desiderio comprensibile e si può rimanere sostenibili anche in questo caso.
Per rendere il regalo più personale e intimo trovo sempre utile ricorrere al “fai da te”, ma se non fa per voi o non avete tempo vi consiglio di trovare artigiani locali su Instagram oppure cercare oggetti fatti a mano su Etsy.
• Cucire a mano i classici indumenti natalizi (sciarpe, guanti o cappelli di lana).
• Preparare a casa creme per il viso, shampoo o anche candele naturali per avvicinare il destinatario al mondo dei prodotti da bagno senza plastica. Un buon libro per ricette di questo tipo è The Herbal Bath and Body Book di H.L. Houdek.
Libri (usati)
Ma questi non sarebbero consigli del Dodo senza i libri! Personalmente adoro i libri usati e trovo che siano un regalo stupendo, soprattutto con una bella dedica tra le prime pagine. Quelli di seconda mano si trovano su Libraccio, ma in alternativa consiglio di comprarli nuovi nelle librerie delle vostre città per supportarle in questo periodo difficile e per evitare inutili e dannose spedizioni a casa.
In particolare consiglio:
• Questa non è un’esercitazione di Extinction Rebellion per avvicinarsi a questa organizzazione, ma più in generale all’attivismo.
• Qualsiasi libro di Naomi Klein, giornalista canadese che ha dedicato la sua bibliografia alla lotta contro il capitalismo e alla salvaguardia del pianeta.
• Se niente importa di J.S. Foer per ragionare sulle proprie abitudini alimentari.
• Il Lorax di Dr. Seuss per spiegare ai bambini l’emergenza climatica.
Regali da aziende (davvero) sostenibili
L’ultima opzione sono le grandi aziende, ma sempre sostenibili ed etiche.
• Pianta: si può scegliere tra una varietà enorme a seconda delle necessità e il tempo libero di chi la riceve. In ogni caso penseranno a voi tutte le volte che la vedranno. Si può comprare e consegnare a mano, ma ci sono anche molte aziende che spediscono a casa – consiglio Flob che fa pacchetti usando quasi solo cartone.
• Vestiti: per qualche motivo due classici di Natale sono i calzini o i pigiami, ma è importante controllare chi fa questi prodotti e quanto possano essere durevoli. Un’app che uso per verificare la sostenibilità dei brand è Goodonyou, che ha anche un sito online.
• Eco-tools: sono tutti oggetti che possono sostituire le loro controparti di plastica una volta terminate. Alcuni esempi sono le cover per telefono compostabili, le borracce o i dischetti struccanti riutilizzabili.
Consiglio bonus: fare il “secret santa” nelle famiglie numerose può evitare di ricevere tanti piccoli regali non desiderati che restano inutilizzati il resto dell’anno e alla fine buttati. Al contrario, scegliendo solo una persona a testa si investe in modo più efficace e sostenibile il proprio denaro.