Too Good To Go: come funziona

C’è chi lo conosce già da anni, chi ne ha sentito parlare da amici, e chi ancora non sa cosa sia. Stiamo parlando di Too Good To Go, l’azienda che ha creato un’applicazione che aiuta a combattere lo spreco alimentare in un modo semplice e veloce. Vediamo insieme di cosa si tratta e come funziona!

Fondata nel 2015 in Danimarca, la compagnia deve il suo enorme successo all’approccio pratico con cui ha affrontato un problema noto: ogni anno circa un terzo del cibo prodotto viene perso o sprecato. Questo, oltre a creare preoccupazioni etiche e sociali, minaccia profondamente l’ambiente. Lo spreco alimentare contribuisce per circa l’8% alle emissioni totali di gas terra.
Secondo uno studio condotto dalla Food and Agriculture Organization (FAO), il cittadino europeo medio spreca circa 92 kg di cibo ogni anno, uno spreco che in totale costa circa 143 miliardi di euro all’anno.

Spreco alimentare

Pertanto, se i rifiuti alimentari hanno un costo, prevenirli rappresenta dei benefici economici. Ed è proprio questa la partita su cui hanno scommesso i fondatori di Too Good To Go: permettere a tutti di combattere lo spreco alimentare, insieme.

Come funziona?

Too good to go consente a supermercati, bar, ristoranti, hotel e forni di vendere online – tramite la omonima app chiamata Too Good To Go – il cibo rimasto invenduto. In questo modo, invece che essere buttati a fine giornata, questi alimenti possono essere acquistati a un prezzo ridotto e ritirati dai consumatori in negozio ad un orario prestabilito.

È una vittoria per tutti in quanto le aziende possono generare un po’ di entrate dal cibo in eccesso, i clienti possono acquistare cibo a ottimi prezzi e si riducono gli sprechi inutili. Naturalmente, è anche vantaggioso per Too Good To Go, poiché la società prende una commissione sulle transazioni.

Come funziona la app di Too Good To Go

Dopo aver scaricato la app, gli utenti hanno accesso a una vasta gamma di pasti disponibili nelle vicinanze. E’ infatti possibile cercare gli articoli per luogo, orario di raccolta o tipo di cibo, per esempio vegano o vegetariano. Una volta selezionata la propria opzione e effettuato il pagamento online, la app fornisce al cliente una ricevuta che deve essere poi presentata in negozio per ricevere la borsa con il cibo.

Tipicamente, i consumatori hanno accesso a una magic box che costa tra i 3 ai 5 euro, che equivale a circa 1/3 del valore originale del prodotto.
Attenzione però che non si può decidere il contenuto della magic box. Esso infatti viene stabilito dai negozi in base ai prodotti rimanenti, giorno per giorno. L’effetto sorpresa lascia sempre tutti soddisfatti e, comunque, l’app presenta sempre una generica descrizione del contenuto attraverso la quale è possibile farsi un’idea.

Il successo di Too Good To Go sicuramente non finisce qui, ma ecco i suoi risultati ad oggi:

  • Espansione geografica: presente in 15 paesi
  • Numero di utenti: 44.3 milioni
  • Numero di negozianti che hanno aderito: 18.210 negozi
  • Impatto ambientale: 91 milioni di pasti sono stati salvati dalla spazzatura dal 2016 ad oggi

Come funziona Too Good To Go per i negozianti

L’iscrizione a Too Good To Go per i commercianti è davvero semplice. Basta compilare il form sul loro sito, inserire le poche informazioni richieste e in 5 minuti si è già partner! Nessuna sottoscrizione e nessun contratto, l’adesione è gratuita. L’unico costo per i business partner attivi sulla piattaforma è costituito da una piccola commissione che Too Good To Go trattiene per ogni “magic box” venduta.   

Inoltre, tutte le aziende che aderiscono alla piattaforma sono in comunicazione diretta con lo staff di Too Good To Go e beneficiano di una sessione di onboarding con il team dell’azienda. Per mantenere alta la customer experience sull’app, Too Good To Go collabora con i partner che hanno ricevuto recensioni inferiori alle aspettative per migliorare l’esperienza per entrambe le parti.

E’ utile, facile e veloce. Cosa aspetti a iniziare?

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Yoga è stata pescata accidentalmente da un peschereccio a strascico davanti alla costa di Cesenatico. Attualmente sta svolgendo il processo di riabilitazione in vasca presso le strutture di Cestha e nei prossimi giorni svolgerà gli accertamenti veterinari. Ancora non ha iniziato ad alimentarsi, si deve ancora abituare alla sua vasca.

The Black Bag ha deciso di battezzarla con il nome Yoga - dopo averla adottata - per ringraziare David e Gruppo Yoga Solidale Genova per aver contribuito, con una donazione, alla sua adozione.

Bellolampo viveva insieme al suo branco di cani liberi nella discarica di Palermo situata in Via stradale Bellolampo, dalla quale prende il nome.

Non sappiamo esattamente perché, ma il branco è stato catturato e portato nel canile municipale di Palermo, un luogo assolutamente inospitale, inadeguato e spaventoso per tutti i cani, ma soprattutto per i cani nati liberi che non hanno praticamente mai avuto contatti con l’uomo.

La data di nascita viene indicativamente riportata come l’1/12/2015 e l’ingresso nel canile di Palermo è avvenuto il 9/4/2016.
Bellolampo aveva solo 4 mesi quando è stato tolto dal suo territorio nativo e separato dai suoi fratelli per essere chiuso in un box sovraffollato.

Una volontaria del canile di Palermo segnalò a Buoncanile l’urgenza di trovare una sistemazione migliore per lui così riuscirono a farlo arrivare a Genova nell’ ottobre 2016 insieme ad un'altra cagnolina, Papillon.

Furono i primi cani del #buoncanileprogettopalermo.

Bellolampo ha subito manifestato una forte paura nei confronti delle persone e dell’ambiente, arrivando anche a mordere, mentre si è dimostrato da subito capace e desideroso di instaurare forti legami con gli altri cani.

Nel tempo ha imparato a fidarsi dei gestori del canile e piano piano ad aprirsi anche a pochi volontari selezionati.

Essendo un cane molto carino e anche di piccola taglia negli anni ha ricevuto diverse richieste di adozione, ma tutte incompatibili con il suo carattere diffidente e spaventato.

Una curiosità? Bellolampo ama gli equilibrismi! Gli piace saltare sui tavoli, le panche, le sedie, i muretti e proprio non resiste al fascino della carriola!!

Mix pittina dagli occhi magnetici... salvata da pesante maltrattamento. Viveva a Napoli legata alla ringhiera delle scale condominiali ad una corda cortissima.

Lei è un cane eccezionale, nata nel 2013. Entrata in canile nel 2014 si è subito distinta per le sue naturali doti olfattive: con lei abbiamo lavorato tantissimo sulla discriminazione olfattiva, fino a farle seguire delle vere e proprie piste di sangue finalizzate al ritrovamento di persone scomparse (attività fatte solo ai fini ludici).

Non va d’accordo con i suoi simili, per cui cerca una famiglia senza altri animali in casa, una famiglia dinamica , esperta e disposta ad un percorso conoscitivo.

Paco cerca casa! Si trova a Genova!

Paco è stato adottato da cucciolo con la superficialità di chi crede che un cucciolo sia un foglio bianco sul quale scrivere ciò che si vuole, e con la stessa superficialità è stato portato in canile perché dopo due anni era cresciuto con caratteristiche diverse da quelle di un peluche.

Paco è un cane affettuosissimo, curioso e dinamico, viene presentato a tutti i nuovi volontari del canile come uno tra i cani più equilibrati e gestibili anche per chi è alla prima esperienza.

Ama passeggiare a lungo, è già abituato a vivere in casa, viaggia volentieri in auto, è sempre alla ricerca di nuove avventure da fare in compagnia dei suoi amici, è molto bravo in città, non ha paura delle persone, né dei cani. Non ama i cani maschi, è invece molto bravo con le femmine. Non è compatibile con i gatti.

E’ un cane adulto oramai, è nato nel 2014, una taglia media (circa 20 kg), è un cane che sa gestire bene le emozioni, i suoi bisogni e i suoi spazi.

Paco ha bisogno di un'adozione responsabile, che non sottovaluti i segnali di stress che sa comunicare, soprattutto quando vuole riposare in cuccia senza essere disturbato.